L’olio extravergine di oliva, previene il tumore al colon ed è amico del cuore, un prodotto tipico italiano, che in varie regioni ha raggiunto qualità eccelse, anche se ora lo si trova, anche buon mercato, ma di provenienza per lo più di altri paesi. Quello prodotto in Italia è di gran lunga il migliore, e su questo non vi sono dubbi. Basti pensare, ad esempio, all’olio ligure, a quello toscano all’abruzzese, a quello della penisola sorrentina o ancora a quello coltivato e prodotto in Puglia. Ma a parte il discorso relativo alla qualità, ciò che più sorprende è che si tratta di un vero amico della salute, come del resto lo sono la maggior parte degli alimenti di origine vegetale.
La consapevolezza che è l’alimentazione a determinare in qualche modo lo stato di salute è ormai sempre più diffusa, grazie anche ad una serie di ricerche che non fanno altro che confermare questo dato. Uno studio svolto in collaborazione tra l’Università Campus Bio-medico di Roma, l’Università degli Studi di Teramo, l’Università degli Studi di Camerino e il Karolinska Institutet di Stoccolma ha messo in evidenza la capacità dell’olio di oliva di prevenire il cancro al colon. Questo è dovuto alla capacità dell’olio di stimolare il CNR1, un gene in grado di sopprimere le cellule tumorali prima che queste possano dar luogo ad una neoplasia.
La ricerca in oggetto prova ancora una volta quanto sia importante l’alimentazione per la salute, quanto ciò che si mette in tavola possa fare la differenza tra lo star bene e il rischio di contrarre malattie di vario genere, molte anche gravi. Un’altra ricerca, condotta a Chicago da un team del College of Medicine dell’Università dell’Illinois, ha potuto mettere in evidenza come consumare olio di oliva ogni giorno possa condizionare in positivo la salute del cuore, per cui un normale consumo di olio sarebbe particolarmente raccomandato a chi soffre di insufficienza cardiaca.
È l’acido oleico a fare la differenza. I ricercatori infatti hanno potuto constatare un miglioramento immediato nella contrazione del muscolo cardiaco e, quindi, anche della capacità di pompare sangue in circolo. Inoltre, sembra che l’acido oleico sia in grado di riattivare determinati geni utili agli enzimi che si occupano del metabolismo dei grassi. Insomma, utilizzare l’olio di oliva, o meglio ancora l’olio extravergine di oliva, risulta essere la scelta migliore, sia per condire a crudo, sia per cucinare che per friggere.
Solitamente per le fritture si tende ad utilizzare l’olio di semi, anche per il suo costo più contenuto rispetto all’olio di oliva, ma avendo il primo un punto di fumo più basso, ovvero comincia a deteriorarsi ad una temperatura inferiore, produceo delle sostanze tossiche, anche in considerazione del fatto che durante la frittura si raggiungono temperature molto elevate. Con l’olio d’oliva questo non accade perché sopporta molto meglio le alte temperature e quindi non produce sostanze tossiche per l’organismo.
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La consapevolezza che è l’alimentazione a determinare in qualche modo lo stato di salute è ormai sempre più diffusa, grazie anche ad una serie di ricerche che non fanno altro che confermare questo dato. Uno studio svolto in collaborazione tra l’Università Campus Bio-medico di Roma, l’Università degli Studi di Teramo, l’Università degli Studi di Camerino e il Karolinska Institutet di Stoccolma ha messo in evidenza la capacità dell’olio di oliva di prevenire il cancro al colon. Questo è dovuto alla capacità dell’olio di stimolare il CNR1, un gene in grado di sopprimere le cellule tumorali prima che queste possano dar luogo ad una neoplasia.
La ricerca in oggetto prova ancora una volta quanto sia importante l’alimentazione per la salute, quanto ciò che si mette in tavola possa fare la differenza tra lo star bene e il rischio di contrarre malattie di vario genere, molte anche gravi. Un’altra ricerca, condotta a Chicago da un team del College of Medicine dell’Università dell’Illinois, ha potuto mettere in evidenza come consumare olio di oliva ogni giorno possa condizionare in positivo la salute del cuore, per cui un normale consumo di olio sarebbe particolarmente raccomandato a chi soffre di insufficienza cardiaca.
È l’acido oleico a fare la differenza. I ricercatori infatti hanno potuto constatare un miglioramento immediato nella contrazione del muscolo cardiaco e, quindi, anche della capacità di pompare sangue in circolo. Inoltre, sembra che l’acido oleico sia in grado di riattivare determinati geni utili agli enzimi che si occupano del metabolismo dei grassi. Insomma, utilizzare l’olio di oliva, o meglio ancora l’olio extravergine di oliva, risulta essere la scelta migliore, sia per condire a crudo, sia per cucinare che per friggere.
Solitamente per le fritture si tende ad utilizzare l’olio di semi, anche per il suo costo più contenuto rispetto all’olio di oliva, ma avendo il primo un punto di fumo più basso, ovvero comincia a deteriorarsi ad una temperatura inferiore, produceo delle sostanze tossiche, anche in considerazione del fatto che durante la frittura si raggiungono temperature molto elevate. Con l’olio d’oliva questo non accade perché sopporta molto meglio le alte temperature e quindi non produce sostanze tossiche per l’organismo.
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